In questa tappa del nostro videotour andiamo a trovare Ettore Roversi che su Reggio Emilia gestisce i punti NaturaSì. Ettore è una persona ospitale, sorridente, anche lui un pioniere del bio. Nel senso che il bio lo porta dentro come una missione a 360° gradi, vivendo la sua professione come un rapporto di “verità” e coerenza che nasce dal campo e dal produttore e prosegue dal negozio alle tavole dei consumatori.

Ciao Ettore, iniziamo da un po’ di storia… dove nasce la tua “passione per il bio”?
Per me l’approdo al bio nasce tanti anni fa… da esperienze comunque di famiglia legate al mondo del bio, anche in tempi dove ancora lo stesso concetto di biologico era ancora nelle sue fasi più embrionali e iniziali. Più che altro quello che mi ha progressivamente portato al bio come oggi lo intendiamo è stato decisamente la ricerca del sano, del buono che fa bene… tutt’altro che una moda, insomma…. la necessità di credere in un prodotto sano, di qualità, non manipolato, qualcosa di vero.

Nasce dunque proprio da lontano… una sorta di ricerca del “vero”?
Guarda ho ricordi che si perdono nel tempo e che spesso si intrecciano con la mia stessa formazioni o storia personale… mio padre aveva una macelleria e allora quando anche io mi cimentavo a fare per esempio la salsiccia.. ricordo che cercavo di non mettere i conservanti perchè semplicemente (prima di qualsiasi ragionamento di tipo nutrizionale o salutistico) non lo trovavo naturale… per me non era logico andare ad alterare un prodotto che di per sé era già così buono, era già perfetto e – nel suo essere un prodotto fatto dall’uomo – già così vero e giusto.

Che cos’è per te un prodotto bio?
Crediamo davvero tanto in tutti i prodotti che vendiamo e soprattutto nella parola “bio”. Ma non come moda, ma per tutto quello che ci sta dietro. Perchè Bio significa rispetto per la Terra. Rispetto per le persone. Ci sono racchiuse storie, vite intere di persone che si spendono, che gioiscono, che si arrabbiano, che sudano…. e che in definitiva ci credono, hanno fiducia in quello che fanno e lo fanno per sé, per gli altri e per l’ambiente. Sono prodotti dove senti che dietro c’è davvero finalmente la partecipazione di chi li fa. Questo è bello, forse la cosa più bella. Quindi per me ecco, un prodotto bio sono tutte le persone che ci stanno dietro… il loro lavoro, la loro impronta originale e unica. Ecco perchè per me è fondamentale il rapporto con i nostri fornitori. Quando tratti prodotti che hanno dentro chi li fa è necessario stabilire una relazione conoscenza tra te e il produttore pressochè totale. E’ indispensabile costruire un rapporto che non sia banalmente commerciale ma di conoscenza profonda, di feedback continuo e di fiducia. E’ necessario per conoscere il prodotto che stai consigliando ai tuoi clienti e per continuare senza interruzioni questa “catena del vero” che è importante tanto quanto garantire sempre la “qualità del gusto”.

Per esempio?
Per esempio con Salumificio Pedrazzoli, dove addirittura per quanto mi riguarda non solo c’è un rapporto di conoscenza e di grande amicizia ma addirittura se volete di compartecipazione o collaborazione. Però per farvi capire vi devo raccontare la storia del salame Ettore…
Bene… ancora prima che esistesse questo negozio, parliamo di vent’anni fa circa, mio papà aveva una macelleria a Rolo e acquistava i salumi da Pedrazzoli… quindi ci conosciamo davvero da tanto tempo, io ricordo che andavo a selezionare i prosciutti crudi con mio padre presso il salumificio Pedrazzoli e a me sarebbe sempre piaciuto riuscire a realizzare un salame come quelli che si facevano una volta… bene provandoci e riprovandoci per tanto tempo e ragionando la ricetta con Emanuele Pedrazzoli siamo riusciti a ideare un salame davvero fatto come una volta e secondo me perfetto, davvero buono… un prodotto praticamente unico… così unico che poi Emanuele ha voluto dargli proprio un nome… un suo nome proprio: Ettore, come me.